RIFLESSIONI PASQUALI
La natura esplode nel suo vivace sfolgorante splendore:
migliaia di migranti approdano sui barconi a tutte l’ore.
Si espande il profumo intenso di zagara e di azalea:
un bambino ha emesso il primo vagito in alta marea.
Disperati intraprendono il loro cammino di tenue speranza
nella vana ricerca di un gesto di solidarietà, di tolleranza,
nell’attesa di un permesso temporaneo di soggiorno
prima di essere ricaricati sul primo aereo per il ritorno.
Il sole risplende scaldando con i suoi tiepidi raggi l’atmosfera:
ma perché per quei migranti non può esistere una primavera?
Il verde intenso della campagna invita alla contemplazione:
ma perché per quel bambino non c’è culla di resurrezione?
Anonimo Ingegnere
Sambuca di Sicilia
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